Tra i tanti obiettivi di una Società Scientifica oltre alla diffusione della conoscenza e del sapere ci sono anche l’agire pratico e la progettualità collettiva. Su questi principi, e sul grande spirito di avventura di alcuni soci, nasce, sotto la spinta del Progetto SICPRE Giovani (PSG) e con il Patrocinio di SICPRE, la missione umanitaria Xtreme Tunisia Aid 2018.
I giovani chirurghi plastici Carlo Melloni e Marco Tresoldi insieme al collega medico specializzando Daniele Matta sono partiti alla volta del deserto tunisino per fornire un aiuto concreto e portare un segno di speranza alle popolazioni che vivono nei piccoli villaggi sperduti ai margini settentrionali del deserto del Sahara. L’obiettivo più sensibile e delicato della missione sono stati i bambini, che vivono in condizioni di nomadismo e in forte difficoltà nel deserto tunisino.
Il progetto nasce nel dicembre 2017, su idea di Carlo Melloni, dalla collaborazione di diverse Associazioni (Rotary Club Palermo Agorà, Rotary Club Tunis Belvedere, Do it for Children Onlus e ASD Xtreme) e ha avuto come protagonisti diretti e indiretti tanti medici specialisti e specializzandi di tutta Italia che si sono impegnati nella stesura di un manuale di primo soccorso che è stato distribuito insieme a dei kit di emergenza e a beni di prima necessità alle popolazioni tunisine.
Il manuale è un’opera unica nel suo genere, interamente tradotta in arabo e francese per agevolarne la comprensione da parte delle popolazioni locali. L’impegno del periodo pre-partenza è stato il preludio ad un viaggio ricco di emozioni e di avventure che si è svolto dal 20 al 28 ottobre 2018. Equipaggiati con fuoristrada 4×4, i giovani chirurghi insieme ad altri due membri laici del team, sono partiti per incontrare il vice prefetto della città di Mareth, piccola e povera comunità del sud, per pianificare l’azione umanitaria e gettare le basi per progetti ancora più ampi. Infatti, in una cerimonia ufficiale, sono stati distribuiti i materiali di primo soccorso alle autorità locali: Protezione Civile, Croassant Rouge (Croce Rossa), Guardia Nazionale e Polizia Locale tra l’incredulità per il gesto di generosità e gli infiniti sorrisi di gratitudine dei partecipanti. Non è mancata la visita ad una scuola per bambini affetti da disabilità dove sono stati consegnati anche giocattoli e vestiti. Anche all’ospedale locale, sono stati consegnati materiali per fronteggiare le varie emergenze che, nelle località rurali spesso distanti centinaia di chilometri dai grandi centri abitati, sono in grado di mettere a serio repentaglio le vite degli abitanti.
Ma la parte più estrema del viaggio si è svolta nel deserto, un luogo aspro, secco, torrido di giorno quanto gelido la notte, dove il flebile chiarore delle stelle che illuminava le tende tra le dune era in grado di infondere una speranza nel buio assoluto delle vite dei suoi abitanti. Così, all’alba di ogni risveglio, il gruppo ripartiva per incontrare le popolazioni nomadi, per donare del cibo, degli abiti, del materiale sanitario e scoprendo che, in pieno contrasto con aridità del deserto, era in grado di contrapporsi la ricchezza delle persone che pur non avendo nulla, continuano a vivere e a sperare. Il tempo è trascorso troppo rapidamente per poter fare di più ma di certo, il 28 ottobre con il rientro a casa, ci siamo portati una grande emozione insieme a tutti i volti, gli occhi e i sorrisi di chi non ha niente ma sa regalare. Questo è stato solo l’inizio di un progetto che vuole continuare a crescere e diventare sempre più grande; perché tutti noi crediamo che…. “Ciò che abbiamo fatto per noi stessi muore con noi, ma ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale” (cit. Harvey B. Mackey).
dott. Daniele Matta, dott. Marco Tresoldi