La chirurgia plastica italiana in prima linea nell’emergenza della Sierra Leone. Ai primi di novembre del 2021, un incidente stradale nella capitale Freetown ha provocato lo scoppio di una cisterna di carburante. Nell’incendio sono morte oltre 100 persone e ci sono state diverse decine di feriti e ustionati gravissimi. Il Governo italiano attraverso la Protezione Civile ha dato il via a una missione umanitaria che ha visto una folta rappresentanza di chirurghi plastici e medici provenienti da diversi Paesi (oltre all’Italia, Usa, Spagna, Senegal , Ghana e Liberia). I pazienti sono stati curati da tre team di medici italiani presso l’ospedale di Emergency e presso il Choithram Memorial Hospital di Freetown. Molti di loro hanno potuto riconquistare una normale funzione degli arti e delle estremità grazie a cure e interventi altrimenti non disponibili.
Tra gli altri, hanno partecipato alle attività chirurgiche e di coordinamento i soci SICPRE Paolo Persichetti, direttore UOC Chirurgia Plastica ricostruttiva ed Estetica e direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica del Campus-Bio-Medico di Roma, Carlo Mirra, specializzando in Chirurgia Plastica al Campus Bio-Medico e Stefano Andrea Karoschitz, libero professionista di Roma.