Gli uomini sono un target ancora in gran parte ignorato dai chirurghi plastici e ciò è confermato e supportato, almeno negli USA, da uno studio realizzato dalla New York University Medical Center, da poco pubblicato sull’Aesthetic Plastic Journal. “Ma la situazione italiana non è molto diversa, anzi – sottolinea Stefania de Fazio, consigliere SICPRE -. Come accade negli States, dopo una valutazione generica dei siti di chirughi plastici italiani ci si rende conto che la maggior parte di essi si rivolge
quasi esclusivamente al pubblico femminile.Ed è un peccato, perché gli uomini rappresentano una nicchia in crescita forte e costante, alle quale noi specialisti possiamo dare moltissimo”.
La ricerca della New York University Medical Center ha analizzato 453 siti web, esaminando 4239 immagini. Di queste, il 94,1% sono relative a donne, il 5% a uomini e lo 0,9% a entrambi i sessi. Solo il 22% dei siti esaminati ha pagine espressamente dedicate agli uomini (correzione della ginecomastia, lipoaspirazione, blefaroplastica, filler al volto e riduzione delle rughe di espressione con tossina botulinica,  i contenuti più frequenti), e meno di un sito su 10 proporne a questo target altre
procedure.

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