Il 15 dicembre ci ha lasciato a 87 anni il Prof. Roberto Lauro, socio seniores, presidente della SICPRE nel 1995-1996 e figura di spicco della chirurgia plastica italiana. Qualche anno fa, mi raccontò che la musica e il pianoforte erano da ragazzo le sue grandi passioni; diplomato al Conservatorio, aveva intrapreso con successo la carriera di concertista. Laureatosi in Medicina e Chirurgia a Bologna nel 1951, fu indirizzato alla chirurgia plastica dal Prof. Dogo di Padova. Tornato a Bologna nel 1970, lavorò come Aiuto Ospedaliero al Policlinico S.Orsola fino al 1976 quando decise di dedicarsi esclusivamente alla libera professione. Non fu una scelta facile a quei tempi: la chirurgia plastica estetica, negli anni ’70, era vista con una certa diffidenza e considerata una chirurgia di nicchia per vip. Roberto ha contribuito a renderla anche in Italia una chirurgia “normale” e una chirurgia “per tutti”. Come libero professionista si occupava con passione e competenza non solo di chirurgia estetica ma anche di chirurgia ricostruttiva. In campo ricostruttivo, fra gli anni 80 e 90, è stato un punto di riferimento importante sia in Italia che all¹estero soprattutto per quanto riguarda la chirurgia della mammella. Per molti anni è stato brillante relatore nei congressi nazionali della SICPRE ed in numerosi altri corsi e congressi scientifici.
Ha assunto numerosi incarichi istituzionali nell’ambito della SICPRE, diventandone Presidente nel 1995. Nel 1996 ha organizzato, in collaborazione con il Prof. Dominici, il congresso nazionale a Perugia.
Ha pubblicato molti lavori scientifici sulla chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, in particolare della mammella, con studi approfonditi sulla mastectomia sottocutanea, mastoplastica riduttiva, ricostruzione mammaria e materiali protesici. In collaborazione con il Prof. Dominici, è l’autore del libro “La chirurgia Plastica e Ricostruttiva della Mammella” edito da Piccin nel 1998, che è stato per anni il testo italiano di riferimento sull’argomento.
Oltre che pianista eccellente, era uomo di notevole cultura e amante del bello. Era un raffinato appassionato di musica classica e amava organizzare serate e concerti di pianoforte nella sua bella casa nel centro di Bologna, dove con grande piacere riceveva gli amici, invitando giovani musicisti emergenti di talento ad esibirsi. Era anche un grande appassionato di pittura: in particolare, amava i quadri dei grandi pittori italiani del Œ600.
Da poco era scomparsa Wilma, la compagna di una vita, anch’essa musicista, conosciuta in gioventù in occasione di un suo concerto al Teatro Comunale di Bologna.
Lascia la figlia Margherita e il figlio Franco che attualmente ne prosegue l’attività.
Daniele Fasano