Il 19 e 20 maggio 2022, grazie ad un posto riservato al Progetto Sicpre Giovani e alla disponibilità del mio Direttore di Scuola Prof. Carmine Alfano, ho avuto l’opportunità di assistere al congresso di Chirurgia Ricostruttiva ed Estetica della mammella “Ricostruzione one stage e complicanze protesiche” che si è tenuto nella splendida location del Castello dei Principi d’Acaja a Fossano (CN). Le due giornate congressuali sono trascorse in un clima sereno e stimolante in cui tutti quanti, relatori e non, hanno partecipato attivamente sottolineando l’importanza della condivisione scientifica e della collaborazione non soltanto tra Chirurghi Plastici, ma anche tra tutte le altre figure professionali facenti parte, in questo caso specifico, delle Breast Unit. In particolare, i temi affrontati durante la prima giornata hanno ruotato molto intorno alla questione della chirurgia oncologica mammaria: dall’organizzazione delle Breast Unit all’evoluzione della ricostruzione mammaria negli anni, fino anche a questioni “satelliti” come l’anestesia locoregionale con il blocco di parete toracica, la chirurgia linfonodale e la chirurgia profilattica ginecologica. Uno spunto interessante al termine della giornata è stata la discussione tra i relatori riguardo l’opinione sulla mastectomia NAC sparing in termini di vantaggi estetici; tale discussione ha sottolineato, infatti, il fatto che la NAC sparing non sia sempre da preferire, come si potrebbe erroneamente pensare. La seconda giornata è stata, invece, incentrata maggiormente sulla figura del chirurgo plastico e del suo ruolo nella fase ricostruttiva. I relatori hanno analizzato l’argomento da ogni punto di vista: dall’evoluzione della ricostruzione mammaria alle prospettive future, dalle complicanze protesi-correlate agli aspetti medicolegali. Inoltre, non sono mancati interventi in riferimento alla chirurgia estetica della mammella o alla chirurgia della mammella nel caso particolare dell’ipertrofia mammaria. Per concludere, ritengo che questo congresso sia stato estremamente didattico per molteplici ragioni: la quantità e varietà di argomenti trattati inerenti ad un unico grande tema che rappresenta una delle attività principali nel nostro ambito professionale; la qualità dei relatori invitati e delle loro esposizioni; la presenza di interventi non strettamente medico-chirurgici, ma comunque utili al fine dello svolgimento della nostra professione; ed infine, non per importanza, l’atmosfera in cui si è svolto il congresso, in cui anche una specializzanda al primo anno come me si è sentita nel posto giusto. Porto a casa un piacevole ricordo, diversi stimoli e numerosi spunti di studio e ricerca scientifica.
Dott.ssa Sara Poggi
Specializzanda I anno Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Università degli Studi di Salerno