Nel 2015, secondo l’American Society of Plastic Surgeons ASPS, della quale la SICPRE è l’unica gemellata italiana, negli Stati Uniti sono stati eseguiti 1 milione 706 mila interventi di chirurgia estetica (+2% rispetto al 2014). Nello stesso anno, gli interventi mini-invasivi (come infiltrazioni di tossina botulinica e filler), sono stati 14 milioni 202 mila, cifra che anche qui ha fatto registrare un +2% rispetto al 2014.
Nel complesso, quindi, nel 2015 negli States sono stati eseguiti 15 milioni 908 mila procedure cosmetiche eseguiti.
Tra i trend più evidenti c’è sicuramente la maggiore attenzione prestata al lato B, con un +36% per l’aumento dei glutei con le protesi, un +28% di aumento con il grasso del paziente e un +36% di lifting ai glutei. In deciso aumento anche l’addominoplastica (+9%) e il lifting del seno (+7%). Tassi di crescita importanti, certo, ma a fronte di numeri ancora modesti. Per far solo un esempio, nel 2015 sono stati eseguiti solo 22 mila interventi ai glutei, contro oltre 279 mila mastoplastiche additive, intervento che si conferma al primo posto. Sul podio degli interventi più eseguiti seguono la lipoaspirazione (+5%) e
la rinoplastica.
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