I dati del Ministero della Salute mettono in evidenza 500.000 nuovi casi di tumore mammario all’anno su 500.000.000 di abitanti in Europa. In particolare, in Italia nel 2018 sono stati registrati 58.000 nuovi casi. Grazie alla prevenzione e al trattamento a cui si dedicano i 1.500 centri di senologia (Breast Unit, BU) in Europa, oltre 5.000.000 di donne sopravvivono al cancro della mammella.
Ogni Breast Unit consta di un team multidisciplinare, rappresentato da medici come il radiologo, il patologo, l’oncologo, il radioterapista, il chirurgo senologo, il chirurgo plastico e da personale non medico, cioè la breast nurse e un data manager. Nel 1986 è stata creata a Budapest EUSOMA, una società no-profit fondata da un gruppo di specialisti nella gestione delle malattie al seno, tra cui il Prof. Umberto Veronesi. La nascita di EUSOMA è avvenuta nell’ottica di migliorare ed uniformare il livello di assistenza nella diagnosi e nel trattamento del tumore della mammella in tutta Europa.L’obiettivo è individuare le procedure diagnostiche e di trattamento più adatte, promuovendone l’utilizzo; mettere a disposizione di tutte le donne in Europa un servizio specialistico di alta qualità, definendo le norme per tale servizio e contribuendo al processo di certificazione dei centri senologici. Nell’ambito di questo percorso, nel 2000, EUSOMA ha pubblicato “I requisiti di una Breast Unit”, che è diventato il documento europeo di riferimento sui criteri che ogni centro di senologia deve avere.
Nel nostro Paese, Senonetwork Italia vigila sul fatto che la patologia mammaria sia trattata nelle Breast Unit secondo i Requisiti Europei (EUSOMA-Eurobreast Cancer Specialists). Senonetwork Italia è costituita dall’aggregazione spontanea delle Unità di Senologia Italiane e delle Società monodisciplinari che si occupano della “mammella”(SIAPEC-IAP, ANISC, AIRO, SIRM, AIOM, GISMa, SICPRE ed Europa Donna). Nella conferenza Stato Regioni del 5 agosto e del 18 dicembre 2014, è stato discusso e approvato, su proposta del Ministro della salute Beatrice Lorenzin, il Regolamento recante “Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”. In questo documento si forniscono indicazioni, in linea con quelle provenienti dall’Unione Europea, finalizzate a sollecitare specifici percorsi di integrazione terapeutici assistenziali quali ad esempio quelli relativi alla presa in carico multidisciplinare delle pazienti affette da neoplasia mammaria attraverso le Breast Unit, nonché di quelle di cui al documento di indirizzo nazionale avente ad oggetto la definizione di specifiche modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia, elaborato dal gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Ministero della salute, Regioni e PA ed esperti di Agenas e di società scientifiche.
Questo documento, scaricabile dal sito di Senonetwork Italia, è stato ufficialmente divulgato in occasione del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, e presentato dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute in una conferenza su “Awareness and Commitment for Breast Cancer in the Health System ”, che si è tenuta il 19 dicembre 2017, presso l’Auditorium del Ministero della Salute di Roma. Per quanto attiene gli aspetti chirurgici e di chirurgia ricostruttiva in particolare, si invita a consultare quanto presente nel documento alla pagina 34.
A questo proposito, si evidenzia che in ogni breast unit deve essere presente un chirurgo plastico dipendente dell’Ospedale o Consulente esterno o un chirurgo oncoplastico esperto nelle differenti tecniche di chirurgia ricostruttiva. Per questi motivi, è fondamentale che in ogni Ospedale nel quale è prevista la breast unit sia presente non un chirurgo oncoplastico, ma un chirurgo plastico specialista in grado di realizzare le differenti tecniche ricostruttive sia con protesi che con materiali autologhi al fine di garantire le più alte competenze ed i migliori risultati ricostruttivi nei casi specifici. E’ importante ricordare che sono stati messi a punto da Senonetwork degli indicatori di qualità del risultato dopo chirurgia mammaria che è bene conoscere nello specifico.
Sulla base di tutti gli aspetti evidenziati, premesso che la Breast Unit lavora in modo interdisciplinare allo scopo di garantire alla paziente un percorso assistenziale completo – dalla diagnosi, alla terapia, al follow-up, il chirurgo plastico ha un ruolo fondamentale considerando che con la ricostruzione, sia in caso di chirurgia conservativa sia in caso di chirurgia demolitiva, ha il compito di consentire un ripristino della forma e del volume mammario, nell’intento di garantire la femminilità e di mantenere la dignità della donna.
Dott.ssa Valeria Bandi