Si diventa chirurgo plastico specializzandosi in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, ovvio. Già nel nome della Specialità, è evidente la sua “doppia anima”: non c’è una chirurgia estetica separata da una chirurgia ricostruttiva, o viceversa. Si tratta, piuttosto, dei due volti di una stessa materia, che si imparano insieme. Per questo, non esistono bravi chirurghi plastici estetici che non si siano “fatti le ossa” nei reparti, cimentandosi con le problematiche più diverse e complesse. La grande maggioranza delle tecniche adoperate nell’estetica, infatti, deriva dalla chirurgia ricostruttiva. Solo l’iter più serio e completo garantisce la conoscenza approfondita, la padronanza di tutti gli strumenti tecnici e la capacità di affrontare ogni situazione, comprese le complicanze. Non siamo i soli a pensarla così: le principali società di chirurghi plastici in Europa e nel mondo condividono con la SICPRE una visione “unica e sola” della disciplina.