Dal 12 ottobre 2024 Maurizio Ressa è il nuovo presidente della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica. La coesione, la partecipazione di tutte le figure – giovani in primis -, sono i punti cardine del suo programma.
“Credo fortemente che il futuro della nostra professione dipenda dalla passione e dall’energia delle nuove generazioni – dice Ressa, anche direttore UOC di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Istituto dei Tumori di Bari -. Per questo, intendo promuovere iniziative che facilitino la loro partecipazione e integrazione all’interno della nostra società.
Inoltre, desidero realizzare un canale di comunicazione accessibile a tutti i soci, dove poter discutere apertamente delle problematiche che affrontiamo quotidianamente. Questo spazio di confronto stimolerà discussioni costruttive e favorirà la condivisione delle esperienze, creando una rete di supporto tra di noi”.
In un momento in cui la professione del chirurgo plastico è messa a dura prova da figure improvvisate, è inoltre fondamentale impegnarsi per difendere la categoria.
“Collaboreremo attivamente con gli ordini dei medici per segnalare irregolarità e comportamenti scorretti – spiega Ressa – affinché la nostra professione possa mantenere gli alti standard che ci contraddistinguono”.
Tra i punti del programma, anche la valorizzazione delle esperienze delle diverse figure che compongono la Società, in ambito ospedaliero, universitario e privato, fondamentale per arricchire il bagaglio professionale e contribuire a un continuo miglioramento.
Grande spazio, infine, alla chirurgia ricostruttiva e alla formazione dei giovani in questo ambito. “Mi sembra fondamentale discutere con i più giovani dell’importanza e della bellezza della chirurgia plastica ricostruttiva, un campo che merita la nostra attenzione e passione tanto quanto la chirurgia estetica. Formare e motivare i più giovani ad intraprendere la strada della chirurgia ricostruttiva, accanto a quella estetica, rappresenta il futuro per la nostra specialità per garantire un sistema sanitario equo e funzionale.
Sono convinto che, unendo le forze e lavorando insieme, potremo affrontare le sfide che ci attendono e contribuire a un futuro migliore per la chirurgia plastica in Italia ed in Europa”.