Dal 17 al 20 novembre, grazie al posto messo a disposizione per il PSG, ho potuto partecipare al congresso nazionale 2021 dell’Associazione Italiana Ulcere Croniche (AIUC), che è tornata a riunirsi in presenza nella splendida cornice del Palazzo dei Congressi all’EUR di Roma dopo la pausa forzata imposta dalla pandemia. Un congresso nazionale, che ha visto però anche il saluto e la partecipazione di Sebastian Probst, presidente della società europea di wound care EWMA, che ha ricordato il prossimo appuntamento parigino e il congresso europeo del 2023 che si terrà a Milano. Vasto il parterre di esperti e specialisti presenti sia come relatori sia come discenti, alla luce della trasversalità e multidisciplinarietà della materia, spaziando dalle specialità chirurgiche quale la nostra a quelle mediche come la geriatria, fino alle varie professioni sanitarie come infermieristica e podologia. Le presentazioni, cadenzate da un programma molto fitto, si sono svolte in parallelo in ben 5 aule, toccando tematiche relative al management medico e infermieristico del wound care, all’utilizzo di tecnologie innovative e trattamenti sperimentali, con un’intera sessione dedicata alla chirurgia plastica. Ricca anche la presenza delle aziende espositrici, con realtà sia italiane sia multinazionali e diverse decine di stand dove è stato possibile testare di persona e approfondire le applicazioni e le specificità dei prodotti presentati.
Tra la moltitudine degli argomenti trattati, volendo sottolineare quelli a mio avviso più attuali e maggiormente legati alla nostra attività di chirurghi plastici citerei:
– l’importanza dei software per il management del wound care e dei database condivisi e la loro utilità ai fini sia assistenziali sia scientifici – la potenzialità delle nuove tecnologie, come la fotobioluminescenza nelle sue varie applicazioni e le ultime novità introdotte nel campo delle medicazioni avanzate e dei sostituti dermo-epidermici
– la tool bag sempre più ampia a disposizione della chirurgia rigenerativa con le varie metodiche di ottenimento di RP sia tradizionale sia arricchito di mononucleati e dei prodotti di derivazione adipocitaria come il nanograft e l’SFV.
Dott. Alvise Montanari
Specializzando III anno Chirurgia Plastica, Università degli Studi di Padova